NOTE TECNICHE ANTENNA: YAGI 2 elementi Radiatore/Direttore

Misure rilevate direttamente da antenna ultimata, in data 17 ottobre 2008

Premessa
L’antenna in oggetto e’ nata dalla necessità di avviare concretamente i tanti progetti che da tempo erano in cantiere ma perennemente rinviati, sia per una carenza cronica di fondi, sia per i molteplici impegni che 9radio si è via via assunto nel suo complicato ma fruttuoso percorso.
L’idea, naturamente, era quella di affrontare un progetto che al suo interno contenesse tutte quelle (o quasi) complicazioni che bene o male si affrontano o si dovrebbero affrontare quando ci si mette in testa di “farsi le cose” da soli.
Ovviamente, i materiali, viste le magre disponibilità, dovevano essere quelli a portata di mano e quindi appare subito evidente che la mediocrità dei materiali usati, ci avrebbe sicuramente aggravato i problemi dal punto di vista meccanico, sopperiti da un buon impiego di tiranterie varie.

Materiali di costruzione:

Boom: Il boom è costituito da un insieme di tubi da cm. 130 cadauno, di quelli impilabili, che nel settore del surplus si trovano facilmente ad uso palo a piu sezioni.
Il diametro degli stessi è di 5.5 cm. Ogni palo inserito nella sua sede è stato forato e abbondantemente rivettato fino a formare un boom significativamante leggero ed elastico, mantenedo comunque ottima resistenza alla torsione.
I tiranti che partono dal mast a circa 1.50 mt sopra lo stesso, lo mantengono perfettamete orizzontale anche in presenza di brandeggiamento dei 2 radiali da 20 mt.
Consiglio comunque, per migliorare la torsione (che 10 metri di braccio lato/lato presenta), di lavorate con un boom piu robusto (diametro superiore) o, meglio ancora, per sfruttare i materiali più economici, raddoppiare lo stesso perlomeno per una lunghezza di 3 metri (2 tubi, uno sopra l’altro, uniti da un serie di vite/bullone passante da 8 mm).

Radiali – Radiatore:
La sostanza e’ formata da canne da pesca in vetroresina da mt 10 (costate a suo tempo se non ricordo male 17 euro cadauna).
Le stesse canne, una volta aperte, sono state lasciate “sventolare” per un paio di settimane e poi “ritirate” in lunghezza
(riassestate).
Si è steso un sottile velo di vetroresina per una maggiore resistenza alle intemperie.
Nelle giunzioni (per evitare che si ritirino) consiglio del nastro autoagglomerante con sopra un fascetta (di quelle in nylon) serrata al punto giusto.
Le canne (aperte sul fondo) sono state “infilzate” da 1 palo (vedi disegno), lo stesso usate per il boom, tornito da ambo i lati: il tubo alluminio cosi entra in sede perfetto per 50 cm da ambedue i lati, lasciando circa 35 cm per l’attacco delle piaste al boom.

Per le piaste (non avendo piastre a disposizione) si sono usati spezzoni di “zoccolo da cucina del tipo rinforzato” ponendo 2 spezzoni uno sopra l’altro (lato rugoso/lato rugoso) per formare un corpo unico che il tiraggio dei cavallotti avrebbe poi consolidato.
Soluzione economica ma nel tempo deformabile … anche qui un buona/sana piastra in alluminio non ci stà male.

Attacco al mast: le soluzioni erano molteplici, per noi una piasta in ferro (successivamente verniciata)(materiale di scarto) opportunamente forate, ha fatto al caso nostro.
I cavallotti, in questo caso, sono ovviamente delle barre filettate ripiegate (economiche, il filetto e’ un ottimo appiglio per evitare che il tutto giri attorno al mast in presenza di vento).

Tirantature
Boom: tirantatura con elementi montati per riportarlo orizzontale, con 1 coppia lato/lato.

Elementi: I tiranti vanno messi grosso modo ad 1/3 e a 2/3 delle canne con del baycon (no filo da pesca….!), giro di gomma con sopra la fascetta + giro di filo con relativo redance + morsetto serrafilo.
Il punto di arrivo a circa 70 cm (+ alto è meglio è) noi lo abbiamo fatto al momento con una lama in ferro da 8 mm piegata nell’ultima parte ad “L”, forato e il tutto fissato su un cavallotto di quelli che fissano i radiali.

Tirantature laterali:

Il boom e’ stato lasciato piu lungo, il che consente di fare un tirantatura sia a destra sia a sinistra (guardando il boom) così da evitare l’eccessivo brandeggio orizzontale delle canne da pesca.

Parte elettrica

Radiatore: conduttore da 4 mm di diametro (con guaina misura complessivamente 5 mm) rame argentato fissato con normalissime fascette + giri di nastro autoagglomerante

Bobine: giro dello stesso filo sulla canna stessa, 5 spire serrate a cm. 125 dall’inizio.
Bobina ovviamente ricoperta da un buon giro di autoagglomerante.

Hairpin: 2 tubi alluminio brico da 8 mm diametro da cm. 100, 2 pezzi di isolante 10 * 10 cm
Quadro pieno di alluminio opportunamente forato per scorrere all’esterno dei tubi con fori filettati per viti di fissaggio, una volta trovata la posizione.
2 angolari per attacco isolanti al boom fissati con viti o rivettati.

Direttore
Filo diametro 2 mm (filo con guaina normale da impianti elettrici) steso unito (non spezzare) lunghezza da schema

Taratura
Strumentazione mfj 259 e miniVNA
Tarare prima il radiatore (non mettre il filo nel direttore)
Ottenuta la taratura (abbastanza semplice) mettere il Filo del direttore e proceder per passi ovvero toccare solo il radiatore o solo il direttore o solo lo hairpin.
Se fate le cose assieme si rischia di non capire se la variazione positiva o negativa è frutto di uno a dell’altro elemento variato. (il mio è solo un consiglio…….)

Considerazioni di Taratura
Si è notato che al di sotto dei 10 metri dal suolo, la taratura diventa impossibile, ovvero l’influenza dei 2 elementi (non vale per il dipolo semplice) sballava tutte le letture e anche col miniVNA non si capiva nulla.
Questo ci costringeva a mettere in sede (altezza m 12.40 da terra) l’antenna ogni volta per fare una lettura.
Lo spostamento del punto di corto dell’hairpin non dà eccessive variazioni, fermo restando che nei prossimi aggiustamenti è nostra intenzione migliorare la resistenza letta: 63 ohm fattore che ci fa ben sperare per migliorare ulteriormente il r.o.s.
Nota personale: consiglio l’analizzatore!
In più occasioni il ros all’apparato era ottimale, ma ad una attenta lettura con gli strumenti, si aveva un R = 15 ohm e un x = 50: non faceva certo pensare che la resa della antenna fosse ottimale ….!!!!!!!!

Considerazioni finali:
Antenna decisamente migliorabile sia dal lato meccanico sia da quello elettrico (es. il balun in costruzione e alcuni particolari elettrici – sostegno delle canne etc etc ) comunque ottima palestra per comprendere e affrontare un progetto (nel nostro piccolo ambizioso) che dalle prime letture sul campo (limitatamente all’altezza da terra) ci stà già dando delle discrete soddisfazioni.

Ik3chk

Progetto realizzato dal team 9Radio